il Metodo Suzuki
tutti i bambini hanno talento…
La metodologia Suzuki si sviluppa tra gli anni ’20 e ’30, quando Shinichi Suzuki, violinista e didatta oltre che vero e proprio pedagogo nell’educazione musicale dei bambini, si trova a Berlino per approfondire le sue conoscenze sulla cultura musicale europea. Il suo Metodo, infatti, è fondamentalmente europeo, tutte le musiche scelte e studiate dai bambini sono tratte dal repertorio barocco o romantico.
Shinichi Suzuki aveva compreso che l’imitazione è alla base del processo di apprendimento nel bambino, già dai primissimi momenti di vita e, attraverso il Metodo che egli chiamò “della madre lingua”, dimostrò che già dai tre anni di età poteva imparare a suonare, così come impara a parlare. Come apprende ascoltando e ripetendo le parole dei genitori, nello stesso modo impara a suonare, ascoltando e ripetendo un frammento musicale, un ritmo, una melodia.
Con mamma e papà
Accanto al bambino, a scuola, è importante la presenza di un genitore che sin dai primi momenti condivida l’esperienza partecipando ai gruppi di CML (Children’s Music Laboratory) e Ritmica. Costruisce con lui, passo passo nel quotidiano, la familiarità necessaria all’approccio ai suoni e al movimento, continuandola poi insieme a casa nei momenti di esercitazione.
Successivamente, con i gruppi di Orchestra e Musica da Camera il bambino sperimenta la propria capacità di stare con gli altri, condividendo con i compagni l’esperienza del suonare insieme.
Obbiettivo fondamentale è la sua crescita globale attraverso lo studio musicale, facendo emergere il naturale talento rispettandone i tempi di apprendimento. E nel percorso formativo, oltre a quelle musicali, il bambino sviluppa anche altre capacità: attenzione, concentrazione, coordinazione. E quando raggiunge l’età scolare affronta la lettura musicale.
Il Metodo, con insegnanti abilitati, è diffuso in molti paesi del mondo. Se l’allievo deve spostarsi con la famiglia può continuare il percorso iniziale e completare gli studi in modo similare. Questa ottima formazione musicale accompagna i bambini fino all‘adolescenza e apre la strada per continuare ad approfondire gli studi a livelli superiori, sino alla professione di musicista.
Si stima che siano più di 300.000 i bambini nel mondo che apprendono con questa metodologia.
E’ applicata, oltre al violino, anche ad altri strumenti: violoncello, chitarra, arpa, flauto, pianoforte, contrabbasso e mandolino.