Strumento amatissimo, il violino è da secoli uno dei principali protagonisti di musica classica e popolare. Purtroppo da molti ritenuto troppo difficile per essere adeguatamente suonato, a volte è visto come lo strumento solo per chi abbia grande ‘talento’. Proprio dal significato di talento nasce il pensiero suzukiano che partendo dal concetto che ogni essere umano, ed in particolare ogni bambino, abbia infinito potenziale da esprimere in differenti modi, elabora e matura un percorso atto all’insegnamento di questo bellissimo strumento, proprio basato sull’apprendimento di ciò che ogni bambino impara a fare apparentemente senza alcuna difficoltà: parlare. Eppure chiunque abbia cercato di imparare una lingua diversa dalla propria sa quanto sforzo e dedizione questo richieda. A volte si dice persino di non avere orecchio per le lingue. Ma non è forse la musica una lingua?
Per questo il metodo Suzuki viene detto della lingua madre, perchè il tipo di percorso ricalca in massima parte i passaggi e le peculiarità dell’apprendimento della lingua da parte di ogni bambino e prima è meglio è.
Ecco perchè cominciare a suonare il prima possibile e con il giusto metodo è tanto importante ed esclude il concetto di ‘talento’ o di ‘orecchio musicale’ come spesso lo intendiamo nella cultura del nostro tempo. Ogni bambino ha tutto il talento che gli serve per imparare a fare qualsiasi cosa, anche per imparare a suonare il violino. L’orecchio poi è assolutamente uguale per tutti ma ovviamente se non viene in alcun modo sviluppato come tutte le potenzialità rimane come è: in potenza e non in atto.
Il violino è uno strumento che permette di esprimere davvero il potenziale di ogni essere umano, attraverso la cura dei gesti, anche e sopratutto quelli piccoli, attraverso la quotidianità dello studio che porta alla consapevolezza che un percorso non è mai fatto di salti e balzi più o meno a caso senza una reale direzione, bensì di piccoli, costanti, lungimiranti passi. La condivisione quotidiana di un momento di esclusività tra papà o mamma e figlio come quello dell’impegno a casa, la ferma convinzione che ogni gioia condivisa sia più che solamente doppia, la voglia di crescere ad ogni età, sono tra i cardini fondanti su cui lo studio di qualsiasi materia a nostro parere dovrebbe potersi basare, a maggior ragione una cosa bella come quella di poter suonare uno strumento per cui i più grandi compositori da secoli hanno scritto infinita bellissima musica.
Docenti: Adriano COLUCCIO, Margherita DE DIONIGI, Paola DIAMANTI, Laura RICCARDI